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Le donne... l'altra metà del cielo

Introduzione

L’attività ha preso il via da una frase di Mao sulle donne, considerate “L’altra metà del cielo”, frase che a conclusione del lavoro abbiamo deciso di scegliere come titolo della presentazione.
I miei alunni si sono divertiti ad interpretarla nei più disparati modi ed è stata lo spunto per aprire una finestra sul variegato mondo della donna, in ambito geografico e storico.

Il lavoro ha accompagnato il curricolo di storia della classe terza e ha analizzato il cammino faticoso delle donne, sempre più coscienti delle loro peculiarità, dei loro diritti,del loro doversi emancipare, e abbiamo esaminato , all’interno della nostra Costituzione, gli articoli che coinvolgono le donne.
Trattando il tema del femminismo si è sottolineata l’importanza di alcune libertà ottenute dalle donne e soprattutto si è dibattuto sul tema della “ libera scelta” riguardo tanti temi femminili, consapevoli che queste conquiste in molti Paesi del mondo sono ancora da venire.
Si è esaminato anche il contributo delle donne nel campo del lavoro dalla fine dell’ 800 ai giorni nostri nella nostra provincia di Lecco: il lavoro in filanda e le tante attività che oggi impegnano un gran numero di donne.
Trattando dei nostri giorni si è voluto più che altro sottolineare la discrepanza tra i diritti dichiarati e le difficoltà, le discriminazioni che ancora oggi nel mondo del lavoro la donna si trova a dover affrontare, soprattutto in Italia, dove ancora lontano è il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona che prevedono di arrivare entro il 2010 a un tasso di occupazione femminile del 60%.
Per la realizzazione di una sezione del lavoro i ragazzi hanno ricercato il ruolo che le donne hanno avuto in corrispondenza di alcuni grandi eventi della nostra storia: la prima guerra mondiale, il fascismo, la Resistenza.
Dalla ricerca storica hanno avuto modo di conoscere l’immagine di una donna lontana da quella che oggi i mass-media ci offrono quotidianamente, una donna che, nei momenti di maggiore difficoltà attraversati dal nostro Paese, con grande senso pratico e abnegazione si è prodigata per i mariti e per i figli, ha contribuito in modo essenziale a sostenere l’economia del Paese, ha affrontato con capacità e orgoglio il peso del lavoro in fabbrica, ha messo anche a repentaglio la propria vita durante la Resistenza.
I ragazzi hanno perciò colto che queste dure esperienze hanno contribuito a far sorgere nelle donne la consapevolezza della propria forza e quindi dei propri diritti e di conseguenza anche il desiderio di partecipare alla propria società che trova la piena realizzazione con l’esercizio del voto.

Ho ritenuto questo lavoro utile perché ha permesso ai ragazzi di riflettere su fatti e avvenimenti della storia europea, nazionale e locale, sulle esperienze di vita altrui, testimoniate da tante donne che hanno contribuito ad arricchire l’umanità, a creare una società più equa e completa.
Sono anche convinta che tramite queste riflessioni ogni allievo ha pure avuto modo di cogliere l’importanza che, nel progetto del proprio futuro,debba esserci la consapevolezza dei propri diritti ma soprattutto la responsabilità di portare avanti o per lo meno la salvaguardia di quanto dalla storia e dalle donne è stato loro consegnato.