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Modugno, crocevia di racconti migranti

Introduzione

Modugno, cittadina dell’hinterland barese, territorio dalla notevole complessità socio-antropologico-culturale, è un vero e proprio "laboratorio" in cui analizzare e costruire originali percorsi di una nuova, inedita identità socioculturale.
Terra di emigrazione, intensa a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, città tradizionalmente ad economia e cultura agricola, negli anni ’60 e ’70 ha vissuto, per condizioni strategiche favorevoli, una fortissima industrializzazione che ne ha condizionato intensamente la storia e l’evoluzione demografica e culturale. Insieme allo sviluppo edilizio particolarmente forte negli anni ’70, ha visto triplicarsi la sua popolazione nell’arco di un trentennio, con immigrazioni dal Nord Italia, dal resto della regione e dal vicino capoluogo, introducendo nella cittadina, in modo repentino e scarsamente pianificato, fattori di notevole cambiamento socio-culturale. Urbanisticamente, e di conseguenza anche culturalmente, la città oggi appare dilatata e frammentata: tra le altre, sono da annoverare le realtà dei quartieri più periferici, tagliati dal contesto cittadino dalla rete viaria e ferroviaria, nei quali si vive uno scarso senso di appartenenza e limitata condivisione di percorsi di cittadinanza.
A partire dagli anni ’90, poi, si registra a Modugno una sempre più rilevante e variegata presenza di cittadini stranieri. Non più episodico, oggi il fenomeno può definirsi strutturale.
Si tratta, insomma, di una città dall’identità complessa e dinamica che richiede, anche a livello didattico, analisi molteplici e una molteplicità di saperi, esige sguardi nuovi capaci di ripensare le relazioni in termini di "coappartenza", di "attraversamento" e, pure, di incoerenze e contraddizioni, che sappia/voglia reinterpretare anche il passato, la “tradizione” alla luce di nuovi modelli e nuove forme di comprensione; una città che assuma la complessità non come dato da semplificare/eliminare ma come sua caratteristica specifica e qualificante.
Risultato provvisorio di diversi stimoli, di ibridazioni, frutto di processi di incontri e conflitti, contaminazioni e mescolamenti, aggiustamenti e contraddizioni, Modugno è oggi alle prese con la ideazione/creazione/costruzione di nuovi percorsi di convivenza e di una nuova cultura plurale, in cui, nel rispetto e nella valorizzazione delle specificità e delle “diversità”, si focalizzi l’attenzione sullo scambio, sulle interconnessioni, sul fluttuare delle differenze.
Una sfida che, interessante per ogni cittadino consapevole e attivo, diventa appassionante e doverosa per chi è alle prese con le nuove generazioni, impegnate anch'esse con la costruzione della propria identità.
Originale e di forte presa didattica è rendere tale complessità sotto forma di narrazione, nella quale l'aspetto analitico si fonde e "semplifica" nel racconto, nella biografia di ciascuno che diventa esplicativa e rappresentativa di una storia collettiva.