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I doni dei Greci

Introduzione

All’inizio del percorso di studi del liceo classico ci siamo chiesti, sollecitati dall’insegnante, quale eredità ci abbiano trasmesso i Greci che, rispetto ai Romani, consideravamo molto distanti da noi. Abbiamo così cominciato un’esplorazione nella civiltà greca, il cui obiettivo è stato proprio quello di ridurre la distanza cronologica e culturale tra noi e i Greci, individuando in essa i motivi, gli elementi, i doni,appunto, che noi abbiamo derivato dal loro patrimonio. Abbiamo fatto grandi scoperte rilevando i “fili” culturali che ci accomunano con i nostri progenitori ellenici e rintracciando nella società attuale la viva presenza del loro pensiero. Presso la civiltà greca la parola assume un ruolo fondativo e noi abbiamo compreso che il dono più alto e bello che i Greci ci hanno offerto è proprio la parola. Nell’universo della polis greca la parola è l’espressione maggiore della politica; il logos è strumento di discussione tra individui giuridicamente uguali, serve ad argomentare, criticare e persuadere. Le decisioni riguardo alla polis venivano prese dopo una discussione comune, la quale offriva nuovo nutrimento all’analisi razionale e al pensiero critico.
Grazie alla parola nel corso della storia, poi, gli uomini sono riusciti a ribellarsi, a manifestare i propri ideali e principi morali, sfidando la morte per poter rivendicare i propri diritti. La realtà della polis greca sembra essersi sbiadita nella società attuale, in cui, afflitti dalla volontà di omologazione oppure impigriti e deresponsabilizzati nelle scelte , fatichiamo ad affermare le nostre idee rinunciando alla utilità sociale e alla forza della denuncia insite nella parola.