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Carbonia: la nostra città compie 70 anni

Introduzione

La nostra città, oggi capoluogo di provincia, è situata nel sud-ovest sardo nella zona chiamata Sulcis Iglesiente. Carbonia, questo il suo nome, venne fondata, come città mineraria, con Regio Decreto n. 2189 del 5 novembre 1937 da re Vittorio Emanuele III e inaugurata, davanti ad una folla oceanica, da Mussolini il 18 dicembre 1938. Carbonia ha, quindi, compiuto 70 anni!
Motivo della fondazione di Carbonia fu l'obiettivo principale, per l'Italia, di raggiungere l'autosufficienza energetica in modo tale da proclamare l’autarchia.
Da sempre Mussolini aveva rivolto il proprio interesse verso le capacità del sottosuolo sardo e al contributo che lo stesso avrebbe potuto dare ad un'Italia estremamente povera di materie prime.

Essa rappresentò uno dei fiori all’occhiello del regime fascista arrivando ad essere il sito minerario per l’estrazione di carbone più grande d’Europa, dopo quello tedesco della Ruhr, e dava lavoro a migliaia di lavoratori. Fu così che in soli 300 giorni il regime riuscì a mettere in piedi una città intera: Carbonia.
Essa costò allo Stato 325 milioni di lire e in appena due anni la sua popolazione arrivò a 29 mila unità diventando così la terza città della Sardegna dopo Cagliari e Sassari.  La città fu costruita seguendo i dettami dell'architettura fascista ed ancora oggi è possibile distinguerne in modo estremamente chiaro l'origine. Dopo la guerra inizia il lento ma inesorabile declino della Carbonia fascista. Oggi Carbonia conta circa 33 mila abitanti, da pochi anni è capoluogo di provincia, ma, nonostante ciò, non riveste più l'importanza avuta in passato a causa del crollo dell'industria mineraria. Con il suo patrimonio archeologico, il suo museo del carbone e le vecchie miniere, Carbonia conserva la testimonianza di un passato glorioso, che oggi chiede di essere conosciuto, custodito e comunicato.