Il lavoro che presentiamo è il risultato di un progetto didattico che ha assunto la veste informatica alla luce degli stimoli offerti dalla Facoltà di Ingegneria della Informazione del Politecnico di Milano. Esso tuttavia è strettamente collegato alla normale programmazione di una seconda classe della Scuola Media: sono state semplicemente proposte agli allievi le pagine tratte dall'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto sul viaggio di Astolfo sulla luna e quindi è stato chiesto loro di sviluppare in modo creativo le provocazioni ariostesche componendo dei testi di fantasia su ciò che di sè, della propria esperienza di vita, delle proprie relazioni con gli altri vorrebbero "salvare" e "ritrovare" magari in un luogo magico del pensiero.
I ragazzi della 2^ I hanno concentrato su quattro temi la propria riflessione: si sono interrogati alla ricerca dell' infanzia perduta, delle persone allontanate o perdute, degli oggetti scomparsi, del tempo sprecato o inadeguato. Propri ed altrui.
Le lunghe storie di fantasia da loro create sono state compendiate nel presente lavoro in racconti molto brevi nei quali, tuttavia, hanno cercato di lasciare almeno la traccia, il profumo di qualche 'emozione'.
Per concludere la presentazione, resta solo da dire che l'argomento scelto è in linea col tema centrale della riflessione collettiva, annuale della nostra Scuola Media: il tema del "Cielo", nell'anno internazionale dello "Spazio".
Pertanto gli allievi della 2^ I con questo lavoro hanno provato a pensare se stessi come abitanti dello spazio. E suoi fruitori. Una volta di più in una dimensione non scientifica, ma poetica ed espressiva.
Maria Teresa Paolucci