Hanno 13 anni. Ogni giorno un cambiamento: la voce più profonda o i fianchi più rotondi, ma anche il batticuore quando si incontra una certa persona o una malinconia improvvisa e senza motivo.
Dentro di loro salta, urla, piange, mormora, ride "qualcosa" che spesso non sanno definire, ma è travolgente: l'emozione.
Ma che cosa è l’emozione? Quanti tipi di emozioni conosco? Cosa provo in determinati momenti? Come cambia il mio corpo? Chi sono? Cosa voglio? Cosa cerco?
L’idea di “costruire” un laboratorio emotivo all’interno della classe nasce proprio da questo, dall’esigenza di dare una risposta a qualche domanda, dalla confusione di termini diversi, spesso usati come sinonimi, che i ragazzi e le ragazze di 13 e 14 anni usano per indicare emozioni, stati d’animo, sensazioni, desideri, smarrimenti, insoddisfazioni ed inquietudini.
L’adolescenza, si sa, è un momento un po’ complesso, uno stadio intermedio tra l’infanzia e la giovinezza, tra l’essere ancora piccoli e il sentirsi già grande… è il momento della ribellione, dell’esigenza di autonomia, della ricerca di libertà… è appartenenza al gruppo, è voglia di amore…
Le emozioni aumentano, si intensificano e il corpo cambia….la mente cambia…. Si ha il desiderio di capire se stessi e di porre le basi per realizzare la propria vita.
Diversi sono stati i giochi svolti in classe per dare delle risposte, per capire che determinate sensazioni non sono emozioni, che la risposta di un soggetto a uno stesso stimolo è diversa, in quanto connaturata con le caratteristiche di quella persona, legata alle sue esperienze di vita…
I ragazzi hanno discusso, si sono confrontati, hanno letto brani, poesie, hanno ricercato e ascoltato canzoni, hanno formulato domande, hanno posto interrogativi….
In altre parole si sono messi in gioco per delineare il concetto di emozione e il ruolo che essa svolge nella vita di tutti i giorni….
La confusione è stata grande, ma alla fine qualche passo avanti è stato fatto….qualche risposta è stata trovata….