Tutti i popoli, giunti alla maturità del proprio cammino nella storia, hanno avvertito l’esigenza di fissare dei “principi” che rendessero la vita delle persone più organizzata e giusta e impedissero la distruzione di ciò che era stato duramente conquistato. La formazione di un patrimonio di valori, diritti e limiti condivisi è la risposta all’impegno di migliaia di uomini, donne e bambini che - più o meno consapevolmente - hanno sfidato la società, in parte inadeguata, per il bisogno di progredire.
A volte ci si è battuti per soddisfare le necessità elementari; queste, per molti, sono ancora oggi urgenti. In altri casi il bisogno ha toccato l’essenza profonda dell’individuo e ha invocato libertà, uguaglianza, solidarietà.
Negli anni della scuola media abbiamo studiato le principali tappe della nostra storia “civica”. E’ un cammino che ci parla di consapevolezza, rabbia, tenacia, speranza, di vita e di morte, di molto tempo. All’inizio, forse, non abbiamo dato troppa importanza ai progressi compiuti perché li sentivamo distanti da noi; eravamo ancora “piccoli” e ci sembrava di leggere un romanzo di fantasia, affascinante ma irreale. Con la rivoluzione francese, che ha iniziato a coinvolgerci di più, ci siamo resi conto della potenza delle idee e della forza che gli uomini acquisiscono quando si uniscono per un obiettivo.
La storia del Risorgimento ci ha trovati pronti: ci siamo appassionati alle “lotte” per la definizione di una costituzione e per l’indipendenza dallo straniero. Come veri “patrioti” piemontesi, abbiamo fatto il tifo per i “nostri” governanti ed eserciti ed esultato ad ogni faticoso traguardo raggiunto.
Sentire vicina e concreta la storia ha stimolato in noi la curiosità di saperne di più. Abbiamo così deciso di dedicare il nostro laboratorio di lettere al percorso che molti prima di noi hanno compiuto perchè tutti godessimo dei pieni diritti come persone e come cittadini italiani. La ricerca ha coinvolto tanti campi, dalla geografia alla religione, dall’italiano all’informatica, in un puzzle di incastri che ci sono sembrati naturali.
Per capire meglio le varie conquiste abbiamo cercato di rintracciarne il valore e la portata nell’ambiente di tutti i giorni. Oltre a documentarci sui libri e su Internet, ci siamo impegnati a fare interviste a familiari e conoscenti che, secondo noi, vivono e mantengono vivi i principi su cui si fondano la nostra costituzione e la nostra libertà. E’ grazie a loro che abbiamo percepito l’importanza e la fortuna di abitare in un paese che i nostri padri hanno costruito democratico, dove tutti - anche i “non famosi”! – possono provare a realizzare pienamente se stessi. Anche quando i tempi sono difficili come adesso.
Sappiamo bene che questo lavoro è solo un inizio e ci proponiamo di continuare a mantenere alta la nostra attenzione su questi argomenti. L’esercizio ci è comunque servito ad affinare la consapevolezza di ciò che di grande e importante abbiamo, a volte un po’ assopita dalle comodità o mortificata dall’abitudine alle cose brutte.
Soprattutto, abbiamo capito che se tante persone hanno combattuto perché un giorno noi potessimo dare per “scontati” certi benefici, questo patrimonio va difeso con coraggio e altrettanto impegno. A partire dal nostro atteggiamento di tutti i giorni.
Concretizzare i nostri sentimenti in un progetto è stato un modo per “ringraziare” chi, nei secoli, ci ha dato tutto questo.