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Il Retablo di Perfugas

Il Retablo di San Giorgio di Perfugas

Il territorio perfughese è ricco di testimonianze archeologiche che vanno dal paleolitico, attraverso il mesolitico, il neolitico e l'età del bronzo, sino alle architetture del periodo romanico.
Il retablo di San Giorgio ha come sede la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria degli Angeli che è una struttura archittettonica sorta presumibilmente tra la fine del 500 e gli inizi del 600. Sono presenti alcuni elementi ornamentali che si possono attribuire al linguaggio popolare di epoca Medioevale. I motivi che vi si riscontrano sono a rosetta, inclusi in bacellature in negativo, oltre a richiami fitomorfi.
La pietra non ha risalti chiaroscuri e lascia penetrare la luce che colpisce gli intagli degli altari lignei.
La facciata è in linea con il contesto dell'archittettura isolana.
Il Retablo pittorico di San Giorgio ha le seguenti dimensioni cm.660 x 840 cm - per cui a suo tempo si è dovuta adeguare la struttura introducendo un nuovo corpo sul lato destro dell'altare maggiore ed è stato collegato con la navata tramite un varco murario ad arco.
La Chiesa è stata munita di tutti i dispositivi idonei per una adeguata conservazione dell'opera.
Quest'ultima appartiene all'epoca rinascimentale, l'esecutore si presume fosse un allievo del Maestro di Ozieri.
Ma in realtà possiamo solo affermare che è ancora sconosciuto l'esecutore.
A qualcuno piace chiamarlo Maestro di Perfugas anche se questo modo di procedere nell'attribuire un'opera ad una determinata produzione artistica ci fa pensare che cio sia accaduto come si era verificato in passato per il Maestro di Castelsardo.
I temi rappresentati si differenziano in varie scene ciascuna delle quali ha delle proprie peculiarità.
Alla base si ravvisano San Paolo, Sant'Antonio da Padova e San Francesco.
Nell'opera compaiono Sant'Ambrogio, Gregorio, La Madonna con il Figlio morto, Gerolamo e Agostino.
I temi trattati sono: l'Annunciazione, San Giorgio e il drago, San Gavino a cavallo e la Visitazione.
A questi ultimi si innestano: la Natività, L'Adorazione dei Magi, La Presentazione al Tempio, la Resurrezione.
Altri: La Pentecoste, L'Ascensione, La Sacra Famiglia con Sant'Anna, l'Incoronazione della Vergine ed in fine la Crocifissione .
I Santi presenti: Giovanni Battista, Barbara , Agnese, Tomaso, Bartolomeo Scorticato, Michele Arcangelo.
I colori sono molto tenui sullo sfondo addirittura evanescenti, le figure sono state dipinte con toni piu forti dove vi sono rappresentate le figure umane - e digradano verso l'esterno.
Alcune di esse sono slanciate ad eccezione della Pala ove vi è rappresentata la Madonna.
Vi è una ricerca prospettica, uno studio archittettonico caratterizzato da zone d'ombra.
I volti appaiono tristi e assorti in religiosa preghiera.
Una delle immagini più suggestive e toccanti è sicuramente la Crocifissione .
Il Retablo è composto da 54 tavole separabili. Gli elementi principali che caratterizzano il Polittico sono:
Il Polvarolo:
cornice esterna ricurva in avanti quasi a voler proteggere i dipinti dalla polvere e nella quale è stato rappresentato in basso a sinistra il Committente.
La Predella:
elemento collocato nella parte sottostante la nicchia e in cui era inserito un altare anticamente realizzato in pietra. Al centro di questa è posizionata la Pietà che spicca sui dipinti dei quattro dottori della chiesa (Ambrogio, Gregorio, Gerolamo e Agostino). Sovrasta quest’ampia Predella una serie di scene che vanno a rappresentare i misteri principali della vita di Gesù. Tra Queste spiccano in particolare La Sacra Famiglia con Sant’Anna, l’Annunciazione e la Natività. Nei dipinti, di chiara fattezza rinascimentale, si riconosce una certa similitudine con le opere di Raffaello.
La Nicchia:
vano realizzato al centro del tema che contiene al suo interno una statua. Nel complesso una spiegazione di fede completa ed esauriente, un vero e proprio catechismo iconografico per il popolo.