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Cisternino - una storia sepolta

Una storia sepolta

Cisternino, piccolo paese della Puglia, situato tra la “Valle d’Itria” e il mare, sembrava, fino a pochi anni fa, non avere storia, la conoscenza di questo territorio si fermava a poche notizie legate ai “Trulli”. In questi ultimi anni, l’impegno costante di uno storico locale e la passione del gruppo archeologico, ha portato ad una indagine archeologica di parte del territorio.
Tale studio, coordinato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, ha visto protagonisti l’Università di Amsterdam, di Foggia, del Salento e di Roma “La Sapienza”, in un progetto denominato”Murge Tableland Project” avviato nel 2003.
Tali risultati sono stati pubblicati su un libro edito nel 2009 : “Ricognizioni archeologiche sull’Altopiano delle Murge”.
Alcuni scavi sono state eseguiti in tre zone: Chiancudda, Monte Gianecchia e Castelluccio. Terminati questi iniziali scavi, per ragioni finanziarie, sono stati ricoperti nuovamente di terra per permettere ai proprietari di seminare.
Questa decisione di ricoprire gli scavi effettuati, ci ha spinti, con passione, a interessarci di questo argomento. Il nostro lavoro si inserisce, quindi, direttamente nel cuore di questi studi per stimolare la partecipazione dei giovani alla ricerca archeologica.
Dopo aver ricercato su Internet notizie sulla storia del paese e sulle recenti scoperte archeologiche senza gli esiti sperati, abbiamo studiato i testi pubblicati, con l’obiettivo di rendere il linguaggio “tecnico”riscontrato accessibile a tutti in modo semplice ed efficace.
Avevamo già visitato alcuni scavi della zona prima della loro copertura e successivamente la visita guidata ad Ercolano ci aveva fornito elementi tali da essere utilizzati in alcune nostre relazioni. In particolare nel sito di monte Gianecchia il testo si avvale di notizie non ancora divulgate e molti elementi emersi sono tuttora oggetto di studi ed analisi.
Durante le fasi del lavoro, l’esigenza di illustrare meglio la posizione delle zone interessate e situarle nel territorio, ha portato alcuni alunni, pur avendo poche ore a disposizione, a realizzare un plastico tridimensionale a curve di livello con il recupero e lettura del materiale cartografico in scala 1:5000. Per comprendere meglio la presenza storica, ci siamo diretti alla ricerca di cartografia antica del territorio ad alta definizione e altri hanno realizzato il plastico di una villa romana. Nel corso di questa indagine abbiamo rilevato che alcuni documenti del XVI sec. fornivano notizie inedite e le abbiamo inserite nei sotto-argomenti.
Gran parte delle foto sono state scattate direttamente sul luogo. I disegni delle zone interessate e la ricostruzione dei reperti emersi, rielaborati e ricostruiti dai ragazzi.
Speriamo che il nostro lavoro possa contribuire affinché questa storia non resti sepolta e che la realizzazione di un “ecomuseo”non sia solo un sogno.