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Li chiamarono... Briganti

Li chiamarono... Briganti

"Li chiamarono... Briganti" nasce spontaneamente dalle attività che ci hanno reso protagonisti del laboratorio letterario "Lo Spazio dell'Io - Incontro agli Autori - dall'interpretazione all'Idea", un progetto volto a favorire la cultura del libro nella scuola, a stimolare ed accrescere il nostro amore per la lettura.
Siamo infatti convinti del valore fondamentale della pagina scritta e condivisa.
Nell'avventura del laboratorio, ci siamo avvicinati al libro, lo abbiamo toccato, sfogliato; lo abbiamo letto, analizzato e interpretato.
Per arrivare all'Idea, quella madre, abbiamo poi cercato l'incontro con l'autore, per un momento di significativo ed ancor più stimolante confronto.
Nel cammino del laboratorio, personaggio tra i personaggi, abbiamo "incrociato" lo scrittore nuorese Marcello Fois, autore del libro "Memoria del vuoto", una ricostruzione mitica della storia del brigante sardo Samuele Stochino, altrimenti noto come "La Tigre dell'Ogliastra", attivo nell'Isola tra il 1920 ed il 1928.
Leggendo il romanzo e confrontandoci con lo scrittore, da noi incontrato ed intervistato, ci siamo scoperti critici letterari in erba, ma, soprattutto, ci siamo appassionati alle vicende di Samuele e di tutti i suoi compagni.
Abbiamo, così, intrapreso ricerche sul Brigantaggio insulare e peninsulare - quello del Mezzogiorno postunitario, in particolare - e abbiamo deciso di condividerle, attraverso il lavoro che qui proponiamo.
Tentiamo anche di dimostrare che la letteratura e la tecnologia si sposano bene, che i moderni mezzi, gli stessi spesso tanto denigrati come impedimento ad un contatto diretto, vivo, personale con il testo o ad un approfondimento intimo, vero di una qualsivoglia tematica, possono al contrario rivelarsi una sprone, un incentivo nuovo e divertente, una vera risorsa, per quanti vogliano viaggiare in tale direzione.
Il lavoro che proponiamo parte, dunque, dalla ricostruzione della storia di Stochino, attraverso una lettura personale delle pagine di Fois e attraverso l'idea narrativa svelata dall'autore.
Segue una seconda parte sul codice d'onore ed il linguaggio dei briganti, ed una terza sul ritratto dei briganti e delle brigantesse più famose, le cui gesta ed il cui ricordo vanno ben oltre ogni barriera spazio-temporale. Il lavoro si chiude con la messa a fuoco dei principali luoghi di diffusione del fenomeno e dei momenti di maggiore sviluppo, fino alla dura repressione nel sangue.