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Himera: una città tra mito e storia

Introduzione

Entrare in contatto con una polis greca, con il suo passato, con la sua cultura e con le difficili problematiche legate alla sua tutela e valorizzazione, è stata per noi un'impresa formativa e affascinante.
Himera non fu tra le più celebrate e potenti colonie greche di Sicilia; i suoi resti archeologici, benché di straordinario interesse, non sono imponenti né grandiosi. Quello che di essa ci ha affascinato è stata piuttosto la sua presenza "muta" in una zona a pochi chilometri da Palermo, davanti al mar Tirreno, in un percorso che molti di noi studenti percorrono abitualmente o per tornare a casa o, in estate, per andare al mare. Una presenza muta ma ricca di fascino e di poesia. Una presenza che richiama al passato e alle nostre radici culturali. La battaglia del 480, il tempio di Atena Nike, i suoi commerci, la sua arte, la sua letteratura, i miti, i suoi campioni olimpionici... Ci siamo dunque cimentati con fonti storiche e letterarie; ci siamo occupati anche di sport e di poesia; abbiamo visitato, in un'indimenticabile giornata, il sito archeologico, l'antiquarium e la necropoli guidati dallo studioso che a Himera ha dedicato anni di studio e di ricerche, l'archeologo dott. Stefano Vassallo, che ci ha trasmesso intatti il suo entusiasmo e la sua passione. Una piccola ricerca, allora, la nostra, che ci ha fatto toccare con mano quanto complessa ed articolata sia stata la vita di una polis capace di sviluppare un elevato stile di vita ed un alto livello culturale, come Himera.
E, come in un puzzle, abbiamo cercato di ricostruire questa storia, guidati da un'idea di fondo: la letteratura, l'arte, lo sport, la mitologia, la storia, il culto, aspetti che noi che noi abbiamo studiato e che siamo abituati a studiare in forme separate ed autonome, sono in realtà espressioni di un'unica cultura e di un unico sapere, quelli che una città esprime nel corso della sua storia.