L'argomento trattato nella narrazione è stato svolto con una classe seconda, composta da 20 allievi, dell'Istituto Tecnico ad indirizzo artistico ”B.Boscardin” di Vicenza. Il tema riguarda un approfondimento dello studio del segno che si sviluppa nel biennio della scuola artistica e in particolare si tratta dell'elaborazione della propria firma la cui forma deriva da un analisi degli stili e dei metodi esecutivi usati nella calligrafia.
Fra le varie possibilità espressive di applicazione del segno, la scelta della firma è stata motivata dall'esigenza di offrire all'allievo l'opportunità di elaborare stilisticamente una scrittura il cui utilizzo è richiesto frequentemente in vari ambiti della vita personale. Per motivare questa esercitazione creativa è stato necessario ripercorrere la storia e le caratteristiche del segno inteso come traccia sul foglio. Nella narrazione infatti il segno è stato presentato sotto diversi aspetti, dalla possibilità di ritrovarlo nel nostro vissuto visivo della realtà, all'utilizzo che ne è stato fatto nell'ambito della grafica e della pittura, di come sia stato diversamente riprodotto in varie epoche storiche, a come il suo aspetto sia legato a delle precise funzioni comunicative. Ecco che alla fine l'elaborazione grafica della firma acquista un senso in quanto l'allievo è consapevole che il prodotto del suo operare non è istintivo ma nasce da precise conoscenze e da maturate riflessioni sulle caratteristiche del segno.
Nella narrazione si è voluto introdurre per ogni argomento una “scenetta audio” che anticipasse in forma fumettistica il contenuto poi sviluppato nei vari argomenti. Ispirandoci al disegno animato “La linea” di O. Cavandoli, che in modo geniale rappresenta la potenza comunicativa del segno, gli allievi hanno disegnato delle vignette creando delle linee uniformi e modulate che hanno animato poi con le loro voci.
Infine è importante sottolineare che tutto il lavoro relativo alla narrazione multimediale è stato realizzato in un laboratorio “Open Source” il cui sistema operativo non era Windows ma Linux con la distribuzione Kubuntu. Si ritiene che a livello deontologico la scuola debba assolutamente promuovere l'utilizzo del software libero sia per motivi economici, considerando sempre le ristrettezze di risorse della pubblica amministrazione, sia per motivi etici tra i quali la condivisione della conoscenza e la prevenzione della pirateria.