Il nostro lavoro nasce dall’osservazione diretta dei problemi della città e dalle riflessioni sul benessere individuale e collettivo. Lo studio dello sviluppo sostenibile della città ci porta a notare le contraddizioni tra ciò che è e quello che dovrebbe essere, tra quello che si fa e quello che si dovrebbe fare. Prima di conoscere vedevamo con indifferenza quello che ci sta attorno, ora invece guardiamo con preoccupazione e con la consapevolezza che ognuno di noi debba fare la sua parte, bambini, ragazzi, adulti. Forse i giovani di oggi possono insegnare agli adulti ad essere meno distratti, ad avere più rispetto degli altri e dell’ambiente in cui vivono, a prendersi cura di un patrimonio che rischiamo di perdere per sempre.
Dal Reportage di Mauro, il ragazzo protagonista del nostro racconto, prendiamo lo spunto per continuare il reportage-denuncia sulla nostra città ponendo l’accento su quello che è negativo per valorizzare il positivo che dobbiamo salvare. Il nostro scopo è quello di fare riflettere e di coinvolgere tutti, perché lo sviluppo sia veramente sostenibile, perché la città in cui viviamo diventi proprio “la città che abbiamo in testa”.