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I Viti: una famiglia ed un palazzo nel secolo XIX

Il progetto didattico

Il progetto è nato in seguito ad una precisa richiesta degli allievi che, dopo aver partecipato con successo al concorso MILLEUNASTORIE nell’anno scolastico 2009-2010, hanno manifestato il desiderio di ripetere un’esperienza risultata insieme gratificante e motivante. Proprio per questo, dopo aver vagliato varie alternative, si è scelto di narrare le vicende di un fortunato mercante volterrano di alabastro del secolo XIX e di ricostruire, attraverso lo studio di ambienti arredati con pregevoli suppellettile d’epoca, i momenti salienti della vita di una agiata famiglia volterrana dell’ottocento. Ovviamente, l’obiettivo specifico di didattica della storia era soprattutto avvicinare gli studenti alla realtà volterrana del secolo XIX, generalmente trascurata e talvolta ignorata quasi del tutto. Un altro obiettivo, questa volta aspecifico, che ci si è proposti di raggiungere è stato migliorare le capacità degli allievi di utilizzare una piattaforma digitale on-line sufficientemente semplice, ma tale da consentir loro di realizzare, con l’ausilio di programmi di elaborazione delle immagini e di registrazione dei suoni, prodotti digitali di notevole complessità, nel rispetto di norme rigide, relative sia alle immagini che ai file audio.
Tutte le attività, eccetto quelle di progettazione e di digitalizzazione del materiale, si sono svolte presso Palazzo Viti, tal volta in orario scolastico, ma più spesso in orario pomeridiano. Durante tutte le visite gli studenti, non solo hanno avuto libero accesso al palazzo che è stato messo completamente a loro disposizione ma, cosa ancor più importante, sono stati anche invitati a muoversi liberamente in locali con preziosi arredi d’epoca, comportandosi nel modo più spontaneo possibile. I signori Viti, inoltre, dimostrando grandissima pazienza e disponibilità, sono sempre rimasti a disposizione dei ragazzi, rispondendo in modo esauriente a tutte le loro richieste ed è stato soprattutto grazie a questa loro assidua e tal volta divertita presenza se l’esperienza, oltre che proficua, non è risultata mai noiosa ma, al contrario, si è rivelata sempre coinvolgente e piacevole. A ciò è doveroso aggiungere che l’intero progetto è stato realizzato perché la famiglia Viti si è fatta carico dell’intero costo del progetto.
Tutte le attività progettuali ed informatiche relative alla realizzazione della videostoria, infine, si sono svolte nelle aule e nei laboratori multimediali dell’istituto. Dato che era il secondo anno che affrontavano questa esperienza, gli studenti si sono dimostrati sufficientemente autonomi e organizzati. Hanno infatti cominciato stendendo la sceneggiatura dell’intero lavoro, proseguendo poi a raccogliere sistematicamente il materiale video ed audio necessario a realizzare argomenti e sottoargomenti della narrazione. Alla fine il lavoro, anche se forse un po’ prolisso e lungo, mi è sembrato abbastanza ben strutturato, per cui non ho cambiato nulla di ciò che gli allievi mi hanno proposto come frutto della loro fatica, rispettando tutte le loro scelte.