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Costituzione e sviluppo del comune rurale di Sassa

Il progetto didattico

L’attività didattica è iniziata presentando agli allievi i documenti sui quali avrebbero dovuto lavorare e spiegando loro quale ne fosse la natura e l’importanza. Per gentile concessione della Biblioteca Guarnacci di Volterra e dei proprietari dei fondi archivistici contenenti le carte catastali del comune della Sassa, si è poi proceduto alla digitalizzazione dei documenti. Una volta acquisiti i testi in forma digitale, con la collaborazione del dott. Alessandro Furiesi, si è proceduto alla loro lettura, decodificandone le numerose abbreviazioni e traducendone, sotto la sua guida, le parti in latino.
Quanto realizzato è stato pubblicato in tiratura limitata, con copie timbrate e numerate, con l’autorizzazione dei detentori dei diritti sui documenti utilizzati.
La pubblicazione (come del resto la realizzazione dell’intero progetto) è stata resa possibile dai finanziamenti erogati dal Comune di Montecatini Val di Cecina e dalla Pro Loco della Sassa.
A quel punto, data la natura e la quantità del materiale già raccolto e studiato, si è pensato di realizzare in base ad esso una videostoria.
Il problema principale che gli allievi si sono subito posti è stato quello di far conoscere quanto avevano appreso, cioè di inserire integralmente nella narrazione il testo dello statuto comunale che con tanto impegno avevano analizzato. Il problema inizialmente è sembrato loro insolubile, poiché si sono resi conto che leggere uno statuto e trasformarlo in file audio (anche se si fosse riusciti a sincronizzare l’audio con le corrispondenti immagini del manoscritto) rischiava di rendere noioso e ripetitivo l’artefatto che stavano realizzando. Alla fine, però, hanno avuto l’idea di riprodurre come immagini solo i titoli manoscritti di tutti gli articoli, inserendo la trascrizione integrale del loro testo come didascalia esplicativa delle immagini stesse.
Una volta presa questa decisione inerente la strutturazione della sceneggiatura della videostoria, hanno poi proceduto a suddividere (tal volta in maniera un po’ discutibile, ma del tutto autonomamente) gli articoli dello statuto per argomento, senza rispettarne la numerazione; hanno deciso anche di far precedere ogni argomento da una brevissima introduzione, che ne illustrasse sommariamente i contenuti.
La realizzazione delle altre parti del lavoro, poi, se così si può dire, è venuta da sola e gli unici problemi che si sono dovuti risolvere hanno riguardato la ricerca e l’elaborazione delle immagini, la loro sincronizzazione con l’audio e la registrazione dell’audio stesso.
I benefici didattici sono stati molteplici. In primo luogo, infatti, il lavoro nel suo complesso ha avvicinato gli allievi alla storia ed alle sue fonti, insegnano loro come ci si debba avvicinare ai documenti e quali conoscenze siano necessarie per interpretarli correttamente e obbiettivamente. La realizzazione della narrazione multimediale, poi, ha fatto loro capire come la diffusione della conoscenza non dipenda solo dal suo valore intrinseco, ma anche dal modo in cui la si sa presentare. La partecipazione ad un concorso nazionale, infine, li ha sufficientemente motivati e, soprattutto, li ha resi consapevoli dell’importanza di seguire con scrupolo regolamenti e tempistiche predefinite.