La narrazione affronta la ricerca delle radici storico culturali e della successiva nascita ed evoluzione del nostro paese, partendo dai primi insediamenti dell'uomo nel nostro territorio e proseguendo con le dominazioni che la Sicilia tutta subisce nel corso dei secoli. Dominazioni che arrecarono le devastazioni tipiche delle conquiste militari. Tuttavia si fa notare agli alunni che le varie culture (in particolare quella araba) portarono con se anche importanti innovazioni. Altro argomento trattato è la ricerca delle varie ipotesi che narrano della nascita di Altavilla Milicia e della sua storia legata a doppio filo con la tradizione religiosa e con il culto mariano. Il santuario Mariano Diocesano è il vero cuore pulsante della comunità. La festa patronale rappresenta un momento denso di emozioni ed aspettative, sia nella dimensione religiosa che in quella popolare/folkloristica, tra le quali è a volte difficile tracciare una linea di confine. Il ritrovamento del quadro della "Madonna della Milicia", tradizionalmente associato alla fondazione del paese, è ancora fulcro della vita religiosa e costituisce il collante con le migliaia di emigrati in America, che la prima domenica di settembre celebrano una festa parallela, con il chiaro fine di sentirsi ancora uniti alla comunità di origine. Oltre il piacere della scoperta delle varie ipotesi sulle vicende che riguardano il nostro passato, la narrazione con un taglio storico, ci è servita come strumento per introdurre i nostri alunni ad una epistemologia della storia, intesa come capacità di concepire "il fatto" non come dato univoco, certo e inamovibile, ma come ipotesi che solo attraverso il confronto, che scaturisce dal dubbio, ci può orientare nel sostenere una tesi piuttosto che un'altra. Scopo principale della narrazione è quindi quello di avviare una fase di destrutturazione delle certezze che, a nostro avviso, conduce i ragazzi alla costruzione di una coscienza critica, elemento indispensabile per maturare una personalità libera ed autonoma.