L'adolescenza è una fascia d'età estremamente complessa e delicata. E’ l’età delle scoperte, delle sfide, dell’autoaffermazione, della ribellione, ma tutto questo è accompagnato da una grande instabilità, insicurezza e vulnerabilità. Spesso il tipo di rapporto che l’adolescente ha con il cibo è un metro di valutazione del suo stato psico-fisico ed è quindi proprio attraverso l’attenzione trasversale rivolta a questo argomento, che si evidenzia la normalità o la presenza di problemi. La mia esperienza di docente mi ha insegnato a non prendere sempre le cose “di petto” ma a volte c’é bisogno di un percorso circolare multidisciplinare che ci porti poi al centro del problema, senza correre il rischio di ricevere rifiuti o chiusure. Questo è il perché del Progetto il quale attraverso un percorso culturale che investe il cibo, analizza le sue implicazioni in molti campi di esperienza noti ai ragazzi e fa riflettere anche su come l’alimentazione sia così importante quale strumento di comunicazione, scambio, senso di appartenenza e contemporaneamente integrazione tra nuovi popoli. In conclusione visto che l’alimentazione e il cibo costituiscono un concetto globalmente condivisibile, lo analizzeremo considerando la sua evoluzione nel tempo, le sue implicazioni nell’arte, nella musica, nel cinema, nella letteratura, nella pubblicità e nella nostra cultura locale, perché siamo convinti che “un uomo” diventerà “l’uomo” solo se allargherà la sua visione del mondo a partire dalle sue radici che hanno alimentato il suo cuore, il suo corpo e la sua mente.