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Amici in natura...

Il progetto didattico

L’esperienza si è svolta in un contesto assolutamente giocoso, tutto è partito ed è stato veicolato dalla esperienza in prima persona dei bambini, attraverso l’uso del corpo, del movimento e delle esperienze sensoriali in toto, abbracciando anche la sfera emotiva, affettiva, relazionale, razionale e cognitiva.

L’esperienza è partita dall’analisi della programmazione annuale di plesso e quindi di sezione, non abbiamo inventato nulla di nuovo, ma semplicemente abbiamo utilizzato un sussidio didattico differente per esplorare l’unità di apprendimento del bosco in inverno. Abbiamo lasciato semplicemente che le tecnologie entrassero a fare parte della nostra quotidianità, fotografando tutte le attività svolte in sezione e registrando le impressioni e i ricordi dei bambini.

Fasi di lavoro:
Inizialmente, una volta scelta la storia che ha funto da sfondo integratore, abbiamo programmato i laboratori, inserendo in questi le attività inerenti al progetto, che fossero esplicative del percorso svolto. Una volta fatte le foto le abbiamo inserite nel motore e abbiamo registrato le voci e la narrazione.
Il ruolo attivo lo hanno avuto i bambini, hanno vissuto fisicamente ed emotivamente le varie fasi dell’intervento, ripercorrendo e fissando, mediante la registrazione e la visione delle foto, il percorso d’apprendimento realizzato. Noi insegnanti naturalmente abbiamo scritto i testi , considerata l’età dei bambini, e riorganizzato il lavoro dell’analisi del progetto.

Ad ogni bambino è stato lasciato il suo spazio d’espressione, ciascuno ha vissuto l’esperienza come gioco e condiviso l’attività con gli amici di ogni giorno, nella normalità della quotidianità, motivati dalla gioia di fare insieme e senza avvertire stress per “ l’esibizione” e per l’attesa dei risultati. Avendo poi utilizzato tutti i laboratori, da quello psicomotorio, a quello di inglese, a quello di drammatizzazione, ogni bambino ha potuto tirar fuori il meglio di sé e mettere in ballo la propria eccellenza in uno o nell’altro campo.
Senza dubbio l’intesa con la collega di sezione è di fondamentale importanza, l’empatia e il supporto reciproco, ha aiutato entrambe a realizzare il percorso senza che pesasse su nessuna delle due in particolare: se una si occupava dei travestimenti, l’altra si è occupata di guidare la drammatizzazione.
Il risultato didattico perseguito, l’interesse dimostrato, l’entusiasmo profuso, la fantasia nella rielaborazione dell’esperienza, l’impegno e l’ansia con cui i bambini attendevano il momento dell’informatica per inserire le foto per il “concorso”, sono stati gli indicatori della qualità del progetto proposto, che hanno avallato la correttezza e la funzionalità dei contenuti suggeriti e delle modalità di trasmissione dell’esperienza. Tra i bambini è maturata una sinergia collaborativa molto spiccata, che si è riversata anche nelle altre attività in sezione con la creazione di un clima cooperativo e solidale, che ha favorito notevolmente il processo di apprendimento-insegnamento per l’intera sezione.
I bambini, inoltre, hanno raggiunto:
•Un buon grado di autonomia nell’utilizzo del computer;
•Una buona capacità di coordinazione spaziale e oculo- manuale;
•La capacità di porsi in relazione costruttiva con i compagni e di ascolto e cooperazione tra loro e con l’insegnante.