Il progetto è stato attuato nel Plesso dell’Infanzia S’Andrea durante le ore curricolari utilizzando diversi ambienti: la sezione, il locale adibito a laboratorio, “l’aula rossa”, il refettorio e i giardini adiacenti la Scuola.
Il progetto nasce dalla necessità di concentrare la nostra attenzione didattica “Io – natura -cibo”.
L’argomento ci sembra particolarmente adatto ai bambini della Scuola dell’Infanzia che, trovandosi al momento del distacco da casa, danno al cibo grande importanza e lo rivestono di più significati. Per i piccoli il nutrimento, non rappresenta soltanto ciò che può riempire il nostro stomaco ma è un veicolo attraverso cui conoscere il mondo esterno, diventa momento fondamentale di trasmissione di valori, di cultura, di emozioni e sentimenti, sensazioni che si ricavano dal gusto di ciò che si mangia. Ecco allora che avviando i bambini ad apprezzare i prodotti che ci offre la nostra terra possiamo contribuire alla formazione di un gusto che ricerca alimenti naturali, semplici, sani. Mirando ad una corretta alimentazione, avremo la garanzia di dare un apporto significativo alla crescita dei bambini che siamo chiamati ad educare in questo ordine di Scuola.
In questo percorso didattico diventeranno importanti le esperienze manipolative, non solo nel senso di capacità di cogliere il gusto di un cibo, ma anche di sentire con le proprie mani il valore tattile di una zolla, di una foglia o di un filo d’erba.
In questo modo i bambini cominceranno ad avvicinarsi alla natura con un atteggiamento più responsabile e rispettoso, sia verso di sé che verso gli altri.
La natura consente di conoscersi e di conoscere, non solo nel rapporto trasversale io natura, ma anche in quello diretto io e l’altro (mio compagno, mio genitore, mio insegnante).
La natura, in conclusione, si presenta come laboratorio obbligato per ogni esperienza pedagogica sia nella scoperta del sé che nella vita di relazione.
Il percorso didattico è stato introdotto dalla filastrocca in rima “La magia della natura”, che racconta la storia di un semino. Successivamente abbiamo chiesto ai bambini, attraverso domande stimolo, quali fossero i loro cibi preferiti e, dopo una ricerca dei cibi sui volantini pubblicitari, abbiamo introdotto i principi nutritivi, raggruppando i cibi in base alla categoria di appartenenza, per, infine, parlare dell’alimentazione sana. In un secondo momento abbiamo presentato delle attività laboratori ali e ludiche: il gioco del fruttivendolo, la semina, la torta allo yogurt, le mele animate. Abbiamo progettato e realizzato ogni attività documentandola attraverso foto e facendola raccontare ai bambini sia con le rappresentazioni iconografiche sia con l’espressione verbale. Infine abbiamo chiesto ai bambini di verbalizzare le esperienze vissute esprimendo le loro preferenze e dicendoci cosa gli è piaciuto di più o di meno delle attività proposte e attuate nei vari spazi della Scuola.
Una delle strategie adottate è stata quella di sfruttare il momento del pranzo o della merenda per cercare di stimolare l’interesse e la curiosità dei bambini nei confronti di ciò che si sta mangiando ed in particolare sulla funzione nutrizionale degli alimenti
Abbiamo coinvolto nel progetto tutti i bambini della sezione sia nella fase della registrazione, includendo anche i bambini con lievi problemi del linguaggio, sia nelle fase delle attività pratiche, facendo partecipare tutti i bambini a tutte le attività ludiche e laboratoriali proposte. Per valorizzare il talento di tutti abbiamo suddiviso le parti da registrare al microfono in base alla lunghezza delle frasi ed in base alla maggiore o minore capacità lessicale del bambino evitando così che si creassero disagi o frustrazioni nei bambini. Un’altra strategia è stata quella di far scegliere ai bambini liberamente l’argomento da verbalizzare al microfono esponendolo con le proprie parole così che riportassero un vissuto personale dell’esperienza.
Abbiamo rilevato la positività dell’utilizzo del computer come strumento didattico che favorisce l’apprendimento globale attraverso tutti i canali sensoriali, emotivi, cognitivi, stimola la creatività, la percezione, l’attenzione e la memoria. Inoltre sollecita il bambino a socializzare, migliora la capacità di ascoltare, collaborare e lavorare in gruppo. È evidente che il computer è un mezzo che non sostituisce ma si integra con le altre attività educative. Una narrazione multimediale è in grado di trasformare la Scuola dell’Infanzia da luogo di insegnamento a luogo di apprendimento basato su molteplici interazioni, libera la creatività e promuove conoscenze attraverso la ricerca e la scoperta.