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I fenomeni vulcanici e i fenomeni sismici

Il progetto didattico

IL PROGETTO DIDATTICO
“ I fenomeni vulcanici e i fenomeni sismici” è il titolo dell’attività didattica che, durante l’anno scolastico 2010/2011 è stata proposta nella classe 1B della Scuola Secondaria di I grado “ F. De Carolis “ di San Marco in Lamis ( FG ) dall’ insegnante di Lettere Soccio Angela Maria Anna.
La classe si dimostrava vivacemente interessata all’attività didattica in generale e particolarmente disponibile ad una dialogo aperto, costruttivo e interdisciplinare. Sembrava inoltre apprezzare molto l’originalità nel lavoro e la novità nel modo in cui i contenuti venivano proposti.
La fisionomia degli allievi richiedeva pertanto uno “sforzo particolare” di programmazione e scelta del metodo didattico necessario per catalizzare la loro attenzione su tematiche astratte e, come nel nostro caso, particolarmente impegnative per una classe prima e, nel contempo, ottenere maggiori risultati in termini di “sapere” e “saper fare”.
Da questo punto di vista mi è sembrato che l’aspetto favolistico ed aneddotico del mito inserito in un contesto scientifico permettesse di:
-fornire gli strumenti necessari per un approfondimento della cultura e civiltà greco-latina;
ed esaminare la storia del proprio territorio, il Gargano, attraverso il culto micaelico permettesse di:
-fornire gli elementi di studio del territorio legati al culto micaelico e l’analisi degli studi che ipotizzano nell'Arcangelo Michele il santo del fuoco, delle acque e dei terremoti.
L’impostazione del lavoro di apprendimento proposto agli alunni con questo progetto didattico ha ruotato attorno ai seguenti contenuti metodologici:

1. Cooperative learning, intendendo così recuperare la carenza diffusa di capacità di lavorare insieme, anche in presenza di una grande curiosità e voglia di apprendere.
L'apprendimento cooperativo facilita lo sviluppo di abilità cognitive di alto livello e l'attitudine a lavorare con gli altri; aiuta inoltre gli studenti ad avere fiducia nelle proprie capacità, preparandoli a muoversi e ad agire nel mondo reale che li circonda.
In particolare approfondisce le capacità di comprensione e rende significativo e stabile nella memoria ciò che si è appreso. Lo sforzo più importante sarà quello di tradurre questi indirizzi teorici in comportamenti concreti, avvalendosi di accorgimenti e tecniche didattiche intese a diffondere nel lavoro quotidiano questo spirito.
2. Interdisciplinarità, in modo che nell’ambito del processo educativo, pur essendo il focus orientato sulla acquisizione di abilità geografico-scientifiche, si è favorito lo sviluppo di conoscenze e competenze trasversali, garantendo quindi un collegamento ed una interazione tra differenti discipline, così da educare il discente a considerare la cultura, non come costituita da compartimenti stagno, rigidi ed isolati, bensì da una rete vasta ed organica di saperi, aderente alla società
Obiettivi formativi dell’attività didattica
Favorire la realizzazione di un clima sereno e costruttivo dando a ciascun alunno la possibilità di esprimersi, di essere ascoltato dagli altri e di saper ascoltare;
Sviluppare e formare negli alunni una mentalità geografico-scientifica attraverso un metodo di studio, la lettura dei documenti, la consultazione di tabelle e grafici;
Far sì che l’allievo sappia reperire informazioni da varie fonti e le utilizzi nel modo più autonomo e finalizzato possibile;
Far acquisire le capacità di osservazione, di porsi problemi, di formulare ipotesi e di ricercare il riscontro di queste ultime;
Sviluppare l’autonoma valutazione critica delle informazioni su temi e problemi d’interesse scientifico fornite dai mass-media
Favorire lo sviluppo delle capacità logiche, sia come rigore di ragionamento, sia come capacità di collegare tra loro vari argomenti in un quadro di interpretazione unitario;

Contenuti
I FENOMENI VULCANICI e I FENOMENI SISMICI
L’argomento il “vulcanesimo” è stato introdotto con l’analisi dei miti e degli eroi dell’antica Grecia in quanto la scolaresca ha in adozione il testo di narrativa "In viaggio con il mito. Dialogo immaginario tra due ragazzi di oggi e i grandi personaggi della mitologia greca di Bulgarini M. Margherita,
la visione di alcuni documentari di Luciano De Crescenzo, seguiti dalla navigazione nei link dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
(Roma) riguardanti tali fenomeni, visione di power point riguardanti i fenomeni sismici in Italia e, soprattutto, del nostro territorio, il Gargano, zona ad alto rischio sismico. Tutto ciò ha reso possibile constatare ed evincere in tali fenomeni italiani il fascino della dinamicità della Terra e il suo “mistero”, delle sue ere geologiche e della sua evoluzione.
L’impatto emotivo è stato forte.
Il dibattito seguente ha permesso agli allievi di esprimere le proprie sensazioni e le proprie idee in proposito.
LE TECNOLOGIE DIDATTICHE
Le tecnologie didattiche sono spesso percepite come catalizzatori di cambiamento, di rivoluzione nei metodi di insegnamento, di influenza nelle teorie dell’apprendimento e, soprattutto, nelle modalità di accesso all’informazione. Lezioni, attività e progetti didattici condotti con l’ausilio delle tecnologie costituiscono il contesto ideale per la sperimentazione e la scoperta di temi, contenuti e strumenti da parte degli studenti Quali attività educative e didattiche meglio si prestano al raggiungimento di questi obiettivi? Quali sono i limiti e le potenzialità che nuovi strumenti tecnologici possono fornire per il perseguimento di questi obiettivi? Un noto studioso richiama l’importanza di pensare in termini geografici, cioè di focalizzare l‘attenzione da un lato sulla grammatica della disciplina (le teorie e i concetti) dall’altro sul suo vocabolario (una lista infinita di nomi di luogo). La geografia sarebbe la disciplina deputata a creare le premesse per vedere il mondo, osservare le connessioni tra i luoghi e le loro dimensioni, capire i problemi complessi e pensare alle loro relazioni su scale diverse, dal globale al locale.
Per la costruzione del supporto informatico ci si è avvalsi di testi scolastici, riviste specialistiche e non, enciclopedie e, soprattutto siti Internet e della LIM( lavagna interattiva multimediale), allocata nell’aula che ospita la classe 1B.

CONSIDERAZIONI FINALI
Al termine di questa attività didattica un po’ fuori dal normale e nonostante la mole di lavoro che ho dovuto affrontare, mi sono ritrovata a riflettere su diversi aspetti positivi (e pochi negativi). Eccone alcuni:
-gli studenti si sono effettivamente dimostrati più coinvolti in un’attività condotta secondo schemi più dinamici e diversificati.
-gli studenti hanno apprezzato il taglio interdisciplinare. Ancora oggi, a distanza di tempo, richiamando alla loro memoria alcuni dei contenuti trattati, sono in grado di ricordare e collegare scienza, storia e mito.
-la docente ha imparato a lavorare affinando tecniche e metodo di insegnamento, allargando il proprio sapere a contenuti talvolta noti solo in parte.
-di fondamentale importanza si è rivelato lo schema in cui, a partire dallo studio del territorio e del mito, le direttrici permettono di arrivare alle altre tematiche più generali.
-gli studenti hanno potuto sfruttare lo strumento didattico della LIM, che è allocata nell'aula che ospita la 1B.
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
La geografia è una disciplina complessa, il cui studio e la cui comprensione sono connessi alla memoria, all’osservazione, al ragionamento, alla conoscenza spazio-temporale. Le risorse offerte dalla rete hanno un impatto forte sulla percezione e sull’interpretazione, sulla comprensione dei fatti spaziali e dell’uomo. I nostri alunni - e in questo non sono diversi dai loro insegnanti ed educatori - sono affascinati e colpiti dalla ricchezza tecnologica a loro disposizione. Questo è un vantaggio che può agire sui fattori di motivazione e auto-regolazione dell’apprendimento.