Roma minore è nata gradualmente, da una serie di uscite fatte di sabato, al di fuori della programmazione e dei vincoli delle uscite didattiche. Ci si dava appuntamento verso le dieci di sabato e si girava a piedi, genitori, figli e uno o due insegnanti. Qualche spiegazione en passant prima dell'uscita, niente verifiche, niente compiti in classe dopo. Semmai se ne parlava, si ricordavano i momenti passati insieme, la statua nascosta scoperta per caso e la pizzeria, il negozio di oggetti strani e le persone (talvolta altrettanto strane!) incontrate.
Il desiderio di non perdere questi momenti ci ha portati a partecipare a Policultura. La costruzione di un ipertesto è un mezzo per focalizzare i nostri ricordi, un motivo per impegnarci a scrivere quello che ricordiamo, per mettere insieme le foto scattate. Un modo, soprattutto, per coinvolgere i più periferici fra i ragazzi della classe, quelli che vengono dal Perù, dalla Romania, dall'India, dalla Lituania e conoscono quasi solo il tranquillo quartiere di villette in cui risiedono, alla periferia della città e della storia.