L’esperienza didattica ha coinvolto le due terze della scuola primaria “G.Falcone”, (“Istituto Comprensivo “Quartieri Nuovi” di Ancona), organizzate a tempo normale. Per quanto riguarda la IIIA, l’esperienza è stata correlata a ricerche, visite culturali al Museo Archeologico delle Marche e ad altri progetti, fra cui quello del libro; per quanto concerne la IIIB, essa si è collegata in particolare ad una serie di attività legate allo sport e al corretto stile di vita, condotto con la UISP, cui stanno partecipando, con sviluppi specifici delle due diverse realtà, entrambe le terze.
La partecipazione a “Policultura” perseguiva prioritariamente l’intento di creare un prodotto che permettesse alle due classi parallele di collaborare; altri obiettivi erano la costruzione del pensiero critico, attraverso la lettura dei miti secondo vari tipi di linguaggio unificati da strumenti tecnologici, lo sviluppo delle intelligenze multiple a causa dell’utilizzo di molteplici canali della comunicazione, la valorizzazione di ciascun alunno, attraverso attività poliedriche e motivanti. Un’altra istanza pedagogica che ci ha accompagnato è stato il valore di unitarietà e significatività dell’esperienza: spesso i ritmi serrati di vita che scandiscono i tempi dell’attuale società possono creare una sorta di schizofrenia esistenziale; la scuola ha il compito di dar senso alle varie esperienze. Pensiamo che il prodotto realizzato, migliorabile in futuro dal punto di vista tecnico, abbia comunque raggiunto questo obiettivo.
La scelta di realizzare il progetto è avvenuta quando le due classi avevano già intrapreso il tema di miti, nell’ambito dello studio di varie discipline (italiano, storia, scienze…). Nel redigere lo schema, abbiamo recuperato in maniera flessibile buona parte del lavoro svolto, adattando poi quello che sarebbe seguito al piano concordato. La IIIA aveva già studiato quasi 20 miti, poiché ciascun alunno ne aveva approfondito uno, mentre la IIIB aveva appena avviato la presentazione di alcuni. Gli insegnanti hanno selezionato insieme alcuni miti risultati particolarmente interessanti per gli alunni, scegliendoli fra quelli della creazione, della vita (viaggio dell’uomo nell’esistenza) e del rapporto con l’aldilà. Questa cernita determina un filo conduttore per comprenderne il significato: l’uomo, questa splendida creatura, pur vivendo in epoche diverse, è accomunato di chi lo ha preceduto nei secoli e di chi lo seguirà perché animato da pregi, difetti, vicissitudini, perché si chiede da quale realtà provenga e quale sia il fine della sua esistenza.
Una poesia ha ispirato il nostro lavoro:
“Allora fu solo l’inizio…
…l’Alba di un mondo che l’uomo costruisce
ma che non gli appartiene…”
Mani ingenue che hanno scandito i secondi della propria esistenza, uno dopo l’altro, come anelli di una catena di cui anche noi oggi facciamo parte.
Come Essi fecero un tempo, rispettiamo noi stessi e il nostro pianeta,
per non imprigionare il futuro in un inestricabile nodo.
…l’Alba dell’uomo … una lunga strada appena incominciata che ci può portare sempre più lontano, ai confini della conoscenza…
Inoltre, i miti sono stati rielaborati attraverso una lettura dei simboli che li accomunano (questa analisi e ancora in corso, pertanto non l’abbiamo inserita nel progetto) e attraverso temi trasversali, che gli alunni hanno già in parte rappresentato attraverso maschere. Esse sono teatrali, non carnevalesche, poiché rappresentano aspetti della vita umana: Curiosità, Sapienza, Intelligenza, Guerra-Caos, Golosità…
Trattare questi temi ci ha permesso di arricchire i testi prodotti in lingua italiana; attraverso una maggiore comprensione del proprio vissuto è stato poi possibile intraprendere un percorso di educazione affettiva.
Il lavoro dunque è stato concordato unitariamente, ma le varie fasi esecutive sono avvenute autonomamente. Ogni insegnante ha avuto il suo spazio di intervento, proponendo i miti nel proprio ambito didattico (storia, religione, scienze, italiano, immagine, tecnologia)… Ci sembra che un contributo importante sia giunto dal laboratorio del libro (che ha permesso di realizzare bozzetti di molti miti esposti in una sorta di fisarmonica): la loro immagine è stata fotografata e inserita accanto all’introduzione dei miti della creazione. Altro aspetto che ci sembra positivo è stato il legame tra “Policultura” e il progetto condotto con la UISP (a sua volta correlato al CIS e a “Save the children”). Durante l’attività motoria che si inserisce in quest’ultimo, stiamo preparando coreografie allegoriche i cui personaggi sono la Speranza, la Malvagità e gli altri temi ricorrenti. Il risultato finale sarà mostrato in una festa di quartiere.
Altro aspetto molto positivo è stata la possibilità di valorizzare le capacità di ciascun alunno: tutti si sono potuti esprimere almeno in due linguaggi scelti personalmente. Il risultato è un lavoro concertato, per esempio molti dei disegni elaborati sono l’esito di collage in cui sono stati accorpati particolari delle immagini prodotte individualmente da più alunni. Analogamente i testi scritti sono il frutto di lavori di gruppo (nel caso della narrazione dei miti) o l’assemblaggio di vari pensieri (nel caso della riflessione sulle tematiche conduttrici).
Per il futuro ci proponiamo un monitoraggio più frequente dei passi che via via le classi interessate vanno conducendo.