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Alla scoperta di Kronos e Kairos

Introduzione

Del ‘tempo’ ne parlano tutti, riferendosi a cose molto diverse.
Spesso non si tengono in considerazione le differenze di significato. Quando se ne parla, nelle comunicazioni interpersonali, si è convinti ci sia un’effettiva intesa tra gli interlocutori, ma normalmente non è così.
Questa situazione paradossale non dovrebbero essere minimizzata, per non correre il rischio di perdere i contatti con il senso comune delle cose e la percezione umana quotidiana. Ciascuno di noi crede di sapere e di capire bene cosa dice e che cosa si dice quando si fa ricorso al termine di tempo.
Da ciò deriva che le riflessioni profonde, condotte nei vari ambiti specialistici del sapere, compreso quello scientifico, formano chiarificazioni, specificazioni e settorializzazioni del concetto universalmente noto di tempo.
Nonostante la presenza continua di questo termine in ogni discorso, c’è un certo imbarazzo da parte dei dizionari a darne la definizione e i relativi sinonimi. E anche i filosofi, i teologi, gli artisti e gli scienziati, quando ne parlano, non si riferiscono a qualcosa di scontato. Già nell’antica Grecia si distingueva tra il tempo qualitativo e quello quantitativo, tra il Kairos ed il Kronos.
Il problema della “Definizione del concetto di tempo” si sonda attraverso i secoli…