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FRUTTI ANTICHI

la biodiversità

Il mantenimento della biodiversità è un obiettivo primario della Comunità Europea che, nella prospettiva di un’agricoltura ecosostenibile, ha emanato leggi di indirizzo e di coordinamento, recepite a livello nazionale e quindi regionale.
Il diffondersi di un’agricoltura intensiva e l’avvio di vasti programmi di miglioramento genetico, hanno portato all’affermazione di poche cultivar geneticamente uniformi che hanno sostituito le vecchie varietà locali. La conseguenza è la perdita di variabilità genetica, risorsa non rinnovabile, e l’interruzione del legame tra prodotto e territorio d’origine che tradizionalmente ha caratterizzato l’agricoltura italiana ed in particolare quella umbra. La conservazione della biodiversità non ha solamente una funzione ambientale ma possiede anche una forte connotazione economica per il settore agroalimentare e per lo sviluppo rurale, considerando l’impegno dell’Unione Europea verso la diversificazione delle produzioni, la tendenza all’inversione delle abitudini alimentari per il crescente interesse del consumatore per cibi “antichi e naturali” e la rivalutazione delle aree marginali.
Uno degli obiettivi del presente progetto è quello di propagare le antiche varietà da frutto assolvendo così a molteplici funzioni: assicurare la salvaguardia e la conservazione, nel tempo, e diffondere una cultura più attenta e responsabile nei riguardi dell’ambiente.
Nello specifico, il progetto prevede la micropropagazione delle specie individuate che verranno poi impiantate nel campo catalogo annesso all’Orto Botanico dell’Istituto Tecnico Agrario “Ciuffelli”.