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Il Salento dei Messapi

Il progetto didattico

L'organizzazione dell'esperienza è stata molto facilitata dai suggerimenti dello staff di PoliCultura e dalla visione dei lavori delle scuole che hanno partecipato negli anni precedenti.
Le attività sono state realizzate secondo le seguenti fasi :
1. Presentazione agli alunni dell'iniziativa PoliCultura con collegamento a 1001storia;
2. Discussione in classe per la scelta dell’argomento;
3. Assegnazione della ricerca bibliografica nelle varie biblioteche;
4. Selezione del materiale bibliografico da fotocopiare e su cui lavorare;
5. Trattazione orale in classe dell’argomento nei vari aspetti. (Ogni piccolo gruppo, a turno, ha conferito sull’aspetto trattato al resto della classe, in modo che tutti hanno avuto una visione globale del tema studiato);
6. Individuazione con precisione degli argomenti e dei relativi sottoargomenti, in base al numero degli alunni( ognuno di loro ha avuto il materiale necessario per comporre il testo sintetico);
7. Realizzazione dei vari testi e invio via e-mail degli stessi alle docenti per la correzione; reinvio agli alunni degli elaborati con l’ opportuna revisione;
8. Presa visione degli errori commessi e assegnazione ad ogni alunno della ricerca delle immagini adeguate all’argomento o sotto-argomento trattato;
9. Familiarizzazione con il motore di ricerca 1001storia, inserzione dei testi corretti e delle relative figure;
10. Lettura da parte degli alunni dei diversi testi con l’ intonazione giusta,(così che ognuno di loro ha avuto modo di riascoltare la narrazione completa, mentre scorrevano le immagini);
11. Ulteriore revisione dei testi per l’eliminazione delle informazioni ripetute nei vari argomenti e sottoargomenti e per il controllo finale del materiale bibliografico e sitografico utilizzato;
12. Prova di registrazione dei vari testi;
13. Registrazione finale e invio.

I benefici didattici sono stati numerosi. All'inizio non tutti gli alunni sembravano ugualmente interessati, poi la curiosità di una parte della classe ha contagiato il resto, soprattutto quando si è cominciato a trovare e a toccare "con mano" qualche traccia dei Messapi, quasi vicino alle nostre case. E' stata molto positiva l'esperienza di utilizzare lo scambio di e-mail tra docenti e alunni per correggere i testi sintetizzati: si è risparmiato molto tempo e si è dato l'opportunità agli studenti di produrre e di rielaborare la loro scrittura dopo le correzioni apportate. La parte più nuova e stimolante di questa iniziativa è stata la ricerca delle immagini da inserire, ma soprattutto il momento della registrazione dei vari testi. In questa fase del lavoro noi docenti abbiamo capito l'importanza della ricaduta didattica della narrazione multimediale: gli alunni sono stati protagonisti assoluti di un'esperienza dai contenuti certamente non vuoti.
Pur essendo di un istituto tecnico, gli studenti si sono mostrati curiosi di conoscere più da vicino gli studi del geografo greco Strabone o la scoperta delle iscrizioni messapiche del glottologo Luigi Maggiulli e ancora gli scavi del museo diffuso a Cavallino. Sin dall'inizio della fase della registrazione si è cercato di correggere il marcato accento salentino, senza, però, riuscirvi. Con l'iniziativa PoliCultura, gli studenti, finalmente, hanno trovato il modo di parlare solo loro e per molto tempo, "costringendo" noi docenti ad ascoltare. Dopo tale esperienza ci viene quasi da suggerire al tanto stimato Domenico Starnone che il titolo del suo libro "Solo se interrogato" è ormai anacronistico.