Il lavoro si basa su un progetto denominato “Fa’ la cosa giusta”, che ha l’obiettivo di far riflettere i ragazzi sui loro comportamenti alimentari e di renderli consapevoli delle conseguenze che tali atteggiamenti possono avere non solo sulla loro salute, ma anche su quella del pianeta.
Si inizia puntando l’attenzione sulla plastica, quella dei sacchetti e degli imballaggi, e sulla necessità di evitarne l’uso eccessivo e improprio che danneggia l’ecosistema e minaccia la salute.
Si prosegue poi con le scelte nutrizionali atte a preservare l’ambiente, e con i comportamenti alimentari che permettono di esprimere solidarietà nei confronti di chi non gode dei nostri stessi diritti, o perché appartenente ad un Paese del terzo mondo o semplicemente perché appartenente al regno animale.
Si prendono quindi in considerazione quegli stili di vita che permettono di evitare le malattie tipiche della società del benessere.
Un riferimento a parte è riservato alle esperienze didattiche, che hanno permesso agli studenti di avvicinarsi psicologicamente a molecole ostiche dal punto di vista strutturale, ma fondamentali per il loro valore biologico.
Si chiude con una sezione più leggera, che tratta l’alimentazione del passato, quella della tradizione e quella di un paese di cui gli studenti studiano la lingua.
Una annotazione finale: due dei sottoargomenti sono trattati in lingua straniera (inglese).