Ho scelto un tema che potesse essere trattato dagli studenti per esperienza diretta. Per stare nei tempi di realizzazione dell'elaborato richiesto da PoliCultura ho sacrificato il momento iniziale della scelta partecipata dell'argomento. La sovrapposizione di molte attività scolastiche già programmate e in gran parte avviate ha infatti notevolmente ridotto il tempo a nostra disposizione. Gli studenti coinvolti, tuttavia, hanno apprezzato e condiviso la scelta. Così è stato il progetto interculturale giovanile promosso dallo Sportello europeo Eurodesk, "We are not born geniuses, we become geniuses", cui abbiamo partecipato nei primi venti giorni di marzo, a fornirci l'occasione per cimentarci nel Concorso di PoliCultura.
Abbiamo cercato di raccontare un'esperienza dagli aspetti molteplici e diversi cha ha avuto come obiettivo il sostegno di giovani socialmente disagiati all'istruzione e alla formazione. Nel nostro caso si è trattato dei ragazzi della Scuola comprensiva del villaggio rumeno di Simnicu de Sus a circa 200 km da Bucarest.
Il gioco degli scacchi ha rappresentato il trait d'union del progetto: la nostra Scuola, l'ITC "A. M. Tannoia", è stata selezionata per collaborarvi assieme al Club francese di scacchi di Annemasse e alle Municipalità di Simnicu de Sus e di Crajova.
Il lavoro che qui presentiamo è il tentativo di dar conto delle sollecitazioni più importanti tra le tante che abbiamo ricevuto nel partecipare al progetto di Eurodesk, e di fare il punto sull'esperienza vissuta.