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Un ponte tra i giovani europei: giocare a scacchi in Romania

Un'Europa più vicina

Al Concorso partecipano i ragazzi e le ragazze della Classe IV ERICA dell'ITC "A. M. Tannoia" di Corato che hanno vissuto il progetto dello sportello europeo Eurodesk scelto come tema del presente lavoro.
Discusso il quale, e letto il manuale delle istruzioni di “1001STORIA”, tenendolo sempre a portata di mano per non lasciarci… prendere la mano dalla creatività, abbiamo deciso di accogliere la sfida di PoliCultura nella sua forma completa scegliendo la corrispondente tipologia narrativa.
Le iniziative attivate dalla nostra Scuola per valorizzare la dimensione europea dell’insegnamento e dell’apprendimento, e per incrementare le competenze di Cittadinanza attiva, hanno fornito la cornice di principi e di esperienze entro cui collocare la ricerca-azione che il Concorso ci ha proposto.
Abbiamo suddiviso il tema in quattro parti-argomenti affidando lo sviluppo di ciascuna di esse a un gruppo di studenti che ha articolato il proprio ARGOMENTO in SOTTO-ARGOMENTI procedendo a redigere questi ultimi. I ragazzi si sono poi riuniti per condividere i risultati dell’attività e apportare le modifiche per elaborare i testi degli ARGOMENTI. Si sono quindi selezionate e ritoccate le immagini da aggiungere ai testi cercando di ottenere una sorta di secondo racconto. Per la registrazione si è scelta la narrazione a più voci: quelle di tutti gli alunni. La complessità del progetto richiedeva il coinvolgimento dell’intera classe. Per ottenere un tono il meno “libresco” possibile, si è lasciata una certa libertà nella lettura, ma non tale da renderla incongrua rispetto al contenuto testuale. Ne è risultata qualche sfasatura tra il testo scritto e la sua lettura, presentando, questa, qualche parola in meno del testo scritto, ma entro il numero minimo di 90 parole. I gruppi hanno infine riesaminato l’intero elaborato, verificando ciascuno di essi correttezza ed efficacia della parte di lavoro affidatagli, poi valutando l’insieme del prodotto.
È naturalmente possibile tentare un bilancio dell’esperienza. L’impalcatura multimediale e ipertestuale della proposta di PoliCultura ha favorito l’utilizzo della mappa concettuale quale strumento essenziale per la costruzione dell’ipertesto e per l’incremento delle capacità di analisi, di sintesi e di ristrutturazione dei concetti. L’utilizzo efficace delle tecnologie della informazione e della comunicazione, ha rappresentato inoltre il valore aggiunto dell’azione formativa. L’apprendimento attraverso l’ipertestualità, seppure in una forma non complessa, e la multimedialità, hanno favorito il consolidamento dell’atteggiamento volto al problem solving e la trasformazione delle conoscenze in abilità e competenze in situazione. Sussistono altri motivi didattici che sottolineano la rilevanza delle ricadute costruttive in termini anche di motivazione e percezione del proprio ruolo. La necessità di pianificare il lavoro e di progettarne le fasi e le modalità esecutive ha valorizzato le diverse, e diversamente presenti, attitudini dei partecipanti: da quella all’esercizio della leadership a quella a svolgere una funzione di motivatore e di tutor; dall’attitudine a organizzare tempi e modalità di lavoro, all’attitudine al controllo, alla verifica e alla valutazione.