Il progetto si configura come un “viaggio” tra le fiabe vissuto da un gruppo di 26 alunni al secondo anno di frequenza della scuola dell’infanzia.
Per alcune parti del progetto si è lavorato insieme ad un gruppo di alunni di 7 anni della Scuola Primaria, allo scopo di creare nuovi contesti di apprendimento collaborativo utilizzando la fiaba come strumento di raccordo tra i due ordini di scuola.
Il progetto si è posto l’obiettivo di offrire al bambino la possibilità di trovare nella fiaba soluzioni ai suoi problemi e alle sue paure e di acquistare, mediante processi di identificazione, fiducia in sé stesso; di promuovere l’acquisizione di competenze e abilità, lo sviluppo della socializzazione, dell’apprendimento collaborativo; di “guidare” i bambini alla scoperta della struttura della fiaba interiorizzandone le sue caratteristiche universali e costanti; di promuovere la creatività “infrangendo”, così, la consuetudine alla ricettività passiva dei testi.
Filo conduttore del percorso è la figura del Lupo che, nei suoi molteplici significati, incarna le paure e le angosce dei bambini; attraverso un’attività di analisi di fiabe e racconti (Cappuccetto Rosso; I tre porcellini; Sono io il più forte; Sono io il più bello) sono state offerte ai bambini nuove dimensioni dell’immaginazione.
Una caratteristica fondamentale del progetto è rappresentata dalla modalità di introduzione dei singoli nuclei tematici di cui esso si compone:
ogni nucleo è stato “introdotto” e presentato ai bambini della Scuola dell’Infanzia dai compagni più grandi, attraverso una lettura o una drammatizzazione. Questa modalità ha rafforzato nei bambini più grandi il senso di responsabilità e in quelli più piccoli ha suscitato prima la curiosità e in seguito l’attenzione e l’interesse per gli argomenti proposti.
Gli obiettivi sono stati raggiunti mediante l’utilizzo di una metodologia caratterizzata dalla costante cura del contesto in cui i bambini hanno vissuto le diverse esperienze.
In particolare si è cercato di creare un clima relazionale positivo, un ambiente stimolante che, attraverso il gioco, il dialogo, la ricerca, l’esperienza diretta, ha suscitato nei bambini curiosità e interesse.
Si è cercato inoltre di utilizzare tutti i mediatori didattici nello svolgimento delle attività che, pur partendo da un punto di vista preciso, da un linguaggio specifico, nel loro concreto dispiegarsi si sono intrecciati più volte tra di loro formando un tessuto di esperienze ricco e condiviso che ha favorito lo sviluppo del pensiero divergente o reticolare.
Il progetto ha raggiunto gli obiettivi prefissati e la valutazione che posso dare dello stesso è positiva sia per quanto riguarda i risultati raggiunti dagli alunni che per la conseguente crescita professionale.
Dal punto di vista dei risultati raggiunti dagli alunni si sottolineano in particolare: la curiosità, l’interesse e l’attenzione che i bambini hanno manifestato lungo l’intero periodo di svolgimento del percorso didattico; la padronanza nell’utilizzo di codici diversi per rielaborare la fiaba; la capacità di creare, attraverso la discussione e il confronto, nuove conoscenze; lo spirito di collaborazione e il desiderio di lavorare insieme in vista di un risultato comune; la naturalezza con cui hanno interagito con gli strumenti tecnologici per creare, rievocare, riprodurre esperienze e situazioni.
Dal punto di vista della crescita professionale si sottolineano in particolare: il rafforzamento del ruolo di “regia educativa”; la crescita della consapevolezza della necessità di creare sempre nuovi e stimolanti contesti di apprendimento.