Il progetto IM si è svolto attraverso diverse fasi. A livello organizzativo gli studenti hanno condotto su se stessi una rilevazione delle proprie diverse intelligenze. È stato scelto il questionario proposto da Walter McKenzie sul suo testo "Intelligenze multiple e tecnologie per la didattica” ed. Erickson, 2006. Tutti i dati raccolti sono stati codificati su una maschera in excel. Nello step successivo gli studenti si sono divisi in gruppi, tanti quanti il numero delle intelligenze individuate da Gardner: 9 intelligenze, 9 gruppi. In ogni gruppo il lavoro è stato organizzato diversamente; ogni gruppo ha costituito un microcosmo organizzato secondo esigenze e dinamiche proprie. Il lavoro di gruppo ha richiesto diverse ore curricolari, che si sono articolate secondo una didattica laboratoriale, volta alla ricerca e alla conoscenza delle cosiddette Intelligenze Multiple. Trattandosi di una classe 2.0, il lavoro è stato supportato dall’utilizzo delle nuove tecnologie: si è creato un ambiente di apprendimento efficace ed integrato, caratterizzato dalla presenza di una LIM, la connessione al web, diversi pc portati dagli studenti in aula. Fondamentale è stata la distribuzione dei compiti/ruoli all’interno dei gruppi: ognuno si è assunto un incarico, chi ha pensato alle immagini, chi ha provveduto al reperimento di strumenti idonei alla registrazione dei file audio, chi ha scritto testi, chi ha prestato la voce … tutti gli studenti insomma hanno avuto un ruolo. I benefici dell’esperienza sono evidenti. Innanzi tutto i ragazzi hanno capito cosa vuol dire lavorare insieme, hanno realizzato la “Comunità che apprende”. Hanno capito che non si impara da soli, ma secondo modelli cooperativi e procedure condivise. Inoltre gli studenti hanno vissuto un’esperienza unica di metacognizione, che è stata suggellata da un Compito di Realtà, verifica svolta all’inizio di maggio, in cui si chiedeva agli studenti di spiegare un argomento in base alla presenza di più intelligenze. Il Feedback è stato dunque pienamente positivo. Il progetto ha dimostrato la propria valenza didattica ed educativa.