La storia dimenticata del generale barese Nicola Bellomo, che dopo una lunga carriera costellata di successi e riconoscimenti sul piano militare ed umano sarà fuciliato dagli inglesi a seguito di un processo-farsa.
La narrazione prende avvio dal clima di sospetto e menzogna con cui si apre il processo, il 28 luglio 1945, e, tracciando un profilo biografico dell'ufficiale, attraverso le grandi imprese di cui è stato protegonista (tra cui la liberazione con un pugno d'uomini del porto di Bari, all'indomani dell'8 settembre del 1943), cerca di dipanare l'intricato groviglio di menzogne, presunte verità ed infingimenti del dibattito processuale. Sullo sfondo trame nere delle alte gerarchie militari fasciste italiane che non perdonarono al Bellomo di essere state messe in ombra dai suoi successi