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A SCUOLA DI CIRCO

Il progetto didattico

La narrazione racconta come dall'idea di fare il circo a scuola, tema scelto dal corpo docente come progetto di plesso per il carnevale, si è arrivati alla realizzazione di un piccolo spettacolo e di una grande parata attraverso l'individuazione delle caratteristiche proprie di ogni artista nell'abbigliamento e nell'azione.
La ricerca è partita dall'esame di libri, film, immagini di spettacoli in tv e ricordi personali di esperienze direttamente vissute dai bambini: il confronto con tutto questo “materiale” ha permesso di definire le forme essenziali per costruire il costume/travestimento di ogni personaggio ma anche per imitarne movimenti e gesti. Per dare a tutti i bambini la possibilità di riconoscere, ricordare e sperimentare concretamente ciò di cui si parlava abbiamo preferito limitare l’esperienza a cinque “categorie” di personaggi, più o meno diversificate al loro interno: “pagliacci”, “domatori” (addestratori), “animali” (tigri, elefanti, cavalli), “equilibristi” (trapezisti, acrobati, giocolieri), “mago”.
Le attività presentate nella narrazione sono state svolte dagli alunni della sezione PAPAVERI -Scuola dell'Infanzia statale "Silvia Ferrario" di Rescaldina (MI)-, composta da bambini di 3 e 5 anni che hanno lavorato a diversi livelli sul tema "circo". I lavori utilizzati sono stati svolti, per la maggior parte, dal gruppo dei più grandi all'interno della normale attività didattica delle insegnanti Antonella Morandi e Luisa Ottolini, in sezione è presente un computer per supporto alla didattica (il plesso è dotato di un’aula multimediale attualmente in ri-allestimento dopo il trasloco nella nuova sede avvenuto a settembre) e le fotografie fanno parte integrante della documentazione allegata al registro delle attività svolte nell’anno scolastico: si può affermare che nulla è stato eseguito espressamente per essere inserito nella narrazione. Solo la registrazione delle voci dei bambini è stata “finalizzata”: generalmente le registrazioni delle conversazioni avvengono mantenendo il carattere spontaneo proprio di tale attività, mentre questa volta ai bambini è stato chiesto di ripetere il testo qualora la qualità dell’audio fosse inutilizzabile (volutamente si è evitato di far ripetere la frase più di tre volte, e a TUTTI è stato fatto registrare almeno un breve frammento, anche ai bambini con difficoltà nell’articolazione dei suoni o nella conoscenza della lingua italiana). Per le attività di letto-scrittura il plesso utilizza il metodo di apprendimento spontaneo come descritto da Ferreiro e Teberoskj (in particolare si fa riferimento ai lavori indicati come “dettato”), generalmente quindi i bambini vengono invitati a scrivere “come siete capaci”; in alcuni casi i bambini hanno copiato le parole scritte dall’insegnante (esempio: la copertina del libro intitolato “Gli scherzi degli pagliacci”)
L'esperienza è stata così intensamente vissuta dai bambini (particolarmente coinvolti dal tema e dal gioco del "facciamo finta che..."), il materiale prodotto così abbondante e variegato, le attività così diversificate e numerose che le insegnanti hanno deciso di utilizzare lo strumento fornito dal motore 1001storia -già “testato” negli anni precedenti- per "rileggere" con i loro alunni le esperienze, i lavori, le attività e dare ad essi la possibilità di cogliere la complessità e la ricchezza del vissuto. La narrazione multimediale infatti permette di ricostruire il percorso svolto “animandolo”, così che si trasformi in un’occasione di valutazione delle competenze acquisite e di verifica dell’efficacia dell’azione docente.
Ecco i nomi dei protagonisti della narrazione:
*gruppo 3 anni: Samuel, Riccardo, Christian, Federico, Sophia, Stefano, Nada, Matteo M., Yasmine, Emma, Matteo R., Francesco.
*gruppo 5 anni: Davide, Aurora, Caterina, Desireé, Carlo, Simone, Reda, Mirko, Riccardo, Francesco P., Francesco R., Anisa, Ravidu.
Ha curato l’inserimento del materiale nel motore l’insegnante Antonella Morandi.
Alcuni nonni hanno partecipato alla sfilata e accompagnato per le strade del paese, collaborando con le insegnanti, i bambini di tutte le otto sezioni della scuola.