Lambrate: ieri, oggi e domani

Il percorso didattico

Lo spunto per questa ricerca storica, geografica e sociale, ci è venuto dalla collaborazione con Attilia Cozzaglio, che da tempo raccoglie testimonianze sul quartiere e le ha messe a nostra disposizione, organizzandole in brevi filmati, accompagnati dal racconto diretto di anziani abitanti della zona, in base alle tematiche che volevamo affrontare.
La visione di questi documenti ci ha aiutate a stimolare la curiosità dei bambini e a spingerli a trovare le risposte ai quesiti che i filmati, di volta in volta, suscitavano.
Abbiamo guidato i bambini a riutilizzare le conoscenze teoriche che già possedevano, usando concretamente i metodi della ricerca storica. Si sono trasformati in ricercatori, intervistando genitori, nonni e vicini di casa per trovare risposte alle loro curiosità; questo ha creato un grande coinvolgimento anche nelle famiglie che si sono spese con un entusiasmo.
Dal punto di vista geografico, questa esperienza ci ha consentito di avvicinare i nostri alunni alla lettura delle carte geografiche, sia antiche che attuali, avviandoli a ricavarne informazioni ed a confrontarle per individuare i cambiamenti avvenuti sul territorio.
Il percorso ci ha consentito anche di affrontare temi legati al lavoro e alle sue problematiche, per esempio la disoccupazione, il pendolarismo e l'immigrazione, partendo dalle realtà che i bambini vivono in prima persona, ma della quale non erano pienamente coscienti.
Sebbene ad entrambe le classi sia stato proposto il medesimo materiale, i bambini hanno dimostrato interesse per argomenti diversi, abbiamo quindi seguito le loro inclinazioni ed è stato facile dividerci i temi da rielaborare.
La narrazione ci hanno concesso di sviluppare altre competenze: arricchire e sintetizzare un testo e avviare gli alunni a scegliere, tra una vasta gamma di immagini, quelle più adatte a supportare le informazioni date.
La parte relativa alle aspettive per il futuro è stata l'occasione per ragionare sul rispetto per l'ambiente e sulla coscienza civica legata ad una sua fruizione più consapevole. I bambini hanno ripensato gli spazi in termini di una risposta a quei bisogni di cui il percorso li ha resi consapevoli. La stessa cosa si è verificata per quanto riguarda i diritti/ doveri della società nei confronti dei disoccupati e dei senzatetto. Questa sezione è stata realizzata principalmente attraverso un lavoro di gruppo e ci ha permesso di consolidare e sviluppare strategie di cooperazione per uno scopo comune. Abbiamo anche colto l'opportunità di lavorare sull'aspetto creativo inserendo un racconto fantastico ed un percorso laboratoriale, nell'ambito della manifestazione Fa' la cosa giusta, in cui l'aspetto prevalentemente manipolativo, si è coniugato ad una riflessione sulla strutturazione degli spazi pubblici.
Nel corso del lavoro ci siamo anche rese conto che si delineava un obiettivo di enorme importanza per classi come le nostre, dove c'è una massiccia presenza di alunni e famiglie immigrate: è infatti insorto, anche nei bambini non nativi della zona, un senso di appartenenza che dimostra come questo percorso abbia loro permesso di appropriarsi di un territorio che ora non è più estraneo e che anzi, è diventato “narrante”.