Da Omero a "Beautiful". Forme letterarie dell'antichità e dei giorni nostri

Abstract

Il percorso indaga i rapporti che esistono tra la poesia epica dell’antica Grecia ed i moderni serial televisivi come “Beautiful” o “Cento vetrine” nei quali i personaggi fissi nella loro tipicità corrispondono in un certo senso agli antichi eroi greci, moderni “eroi” di una società borghese in cui ciascun spettatore vede un “modello” ed un “tipo ideale” di un mondo aristocratico fissato nei suoi immobili tratti distintivi. La potenza, la forza, la spregiudicatezza, il tradimento, il successo, la spietatezza sono segni astratti di un’umanità immobile presente tanto negli anonimi canti degli antichi aedi quanto negli anonimi copioni dei serial televisivi.

Un secondo nucleo tematico riguarda il rapporto tra la commedia ellenistica greco-latina e la fiction moderna. Anche in questo ambito letterario le analogie sono notevoli. Amori contrastati, malintesi, sotterfugi, piccole astuzione, sventure senza tragedia, riconoscimenti finali e colpi di scena abbondano nelle intricate storie di Menandro o di Plauto. Queste stesse strutture si trovano anche nelle fiction televisive come la moderna “Capri” dove esili e complicate storie d’amore ed difficili percorsi verso la felicità tengono sospeso lo spettatore che cerca nel lieto fine la rassicurante notizie che tutto in definitiva si aggiusta e si compone e che i drammi della vita non sfociano mai in tragedie. Il mondo, ordinato, torna sempre alla sua serenità; tutto si compone e la lacrima diventa sorriso.

Il terzo nucleo saggia il rapporto tra le composizione degli antichi poeti lirici del VI sec. a. C. ed i cantautori moderni. Infatti, più che di poesia soggettiva nel senso moderno del termine, per i vari Archiloco, Saffo, Alceo, bisogna parlare di un’interpretazione oggettiva di un comune e condiviso sentimento del mondo e della vita. Ecco allora il poeta greco che si rivolge al pubblico per consolare della morte improvvisa e tragica di un amico come fa Guccini in “Canzone per un’amica” o cantare la fenomenologia dell’amore come Saffo con gli stessi accenti di Paolo Conte in “L’amore che…”, o il tema naturalistico della Notte che Alcmane e Branduardi colgono con la stessa intensa sensibilità…
Gli alunni della 1B hanno avuto modo di riflettere su queste analogie non casuali ma strutturali e profonde ed hanno costruito il loro saggio multimediale scegliendo i temi più significativi di un percorso di confronto tra il mondo dei classici e la “cultura” contemporanea.